Un percorso a tappe

Gli Stadi di stagionatura del Parmigiano Reggiano fanno pensare ad un percorso a tappe.
I grandi “traguardi” delle forme sono:
  • 12 mesi – è il Parmigiano Reggiano “nuovo, di pasta ancora tenera che, nonostante l’anno trascorso sulle scalere, non ha ancora acquisito tutti gli aromi che ne caratterizzano la nomea. È comunque un ottimo prodotto, consumabile a fine pasto, per lasciare aromi delicati al palato.
  • 18 mesi – la friabilità e la granulosità cominciano ad essere evidenti ed apprezzabili nonostante la pasta non abbia raggiunto ancora la sua compattezza caratteristica. È particolarmente apprezzabile come antipasto, magari accompagnato da delle “bollicine” di qualità.
  • 24 mesi – è il Parmigiano Reggiano che ha raggiunto il grado di maturazione ideale per evidenziare le caratteristiche generali che lo contraddistinguono (compattezza, friabilità, granulosità, digeribilità, equilibrio). È il suo momento ideale per tutte le occasioni di consumo.
  • 36/38 mesi – è il suo traguardo finale, che lo rende perfino indicato per chi ha intolleranze al lattosio. È ancora più asciutto, più friabile e granuloso e permette di percepire la massima intensità degli aromi che lo caratterizzano.