Salame, salame gentile e salamino rustico: tre eccellenze della salumeria italiana

Si fa presto a dire pane e salame! Ma che differenza c’è ad esempio tra salame gentile e salamino rustico?

C’è sicuramente pane e pane, e sicuramente ci sono salami e salami.

Ognuno con il suo sapore, con la sua grana e con i suoi abbinamenti migliori.

Oggi quella che è sempre stata la merenda tradizionale degli italiani si può declinare in mille modi diversi, con accostamenti gourmet o altri più casalinghi. L’importante è che tutti comunque siano capaci di prenderci per la gola e di farci tornare un po’ bambini.

In Italia esistono moltissimi tipi di salami.

Attenzione: non tutti i salumi sono uguali!

È vero – proprio come capita per le persone – che a volte le somiglianze ingannano!

Neppure nella scelta di un salame, anche se si sta parlando sempre di prodotti di ottima qualità, uno vale l’altro.

Ogni insaccato infatti ha sue caratteristiche olfattive, organolettiche e gustative che lo rendono unico e inimitabile, nella grana, nel tipo di spezie utilizzate per insaporirlo e nei tempi e nelle modalità di stagionatura, tanto che al giorno d’oggi è quasi impossibile dire quanti tipi di salame esistano.

Questo patrimonio alimentare del made in Italy è documentato e regolamentato da organismi di tutela, come l’Istituto per la Valorizzazione dei Salumi Italiani. Loro compito è preservarne le caratteristiche regionali e tramandarne le peculiarità storiche.

Per questo è fondamentale non accontentarsi, assaggiare nuovi prodotti, provare diversi accostamenti, non avere insomma paura di sperimentare: si possono trovare nuovi gusti e anche nuove ricette con il salame.

In cucina è sempre la nostra creatività la regina incontrastata, ma una buona conoscenza delle materie prime dev’essere comunque il nostro punto di partenza.

Il salame: la tradizione in un morso

Siamo abituati a vedere il salame come uno dei protagonisti delle nostre tavole fin da piccoli. È lo spuntino di quando non si riesce a resistere ad aspettare l’ora di cena, lo strappo alla regola nei periodi di dieta, l’aperitivo di mille serate con gli amici. È insomma il prodotto tipico del made in Italy, capace di racchiudere in sè artigianalità, genuinità e convenienza economica.

Non si deve dimenticare infatti che si tratta di un prodotto di origine povera, nato quando ingegnarsi per non sprecare nulla delle proprie materie prime non era ancora una moda, ma una necessità primaria.

E dal suo successo nel corso dei secoli, si capisce quanto questo ingegnarsi sia stato produttivo!

La sua estrema versatilità è oggi ampiamente riconosciuta in cucina, e non mancano ricette e nuovi spunti culinari anche da importanti riviste del settore. Oggi viene proposto ad esempio in preparazioni da forno, come una torta salata con ricotta e salame.

Il salame gentile: il principe dei salami

Tra i salumi più apprezzati del Caseificio La Madonnina, c’è il salame gentile, quello che amiamo definire il principe dei salami: uno degli antipasti più tipici del parmense, quello che più classicamente si abbina con il vino Lambrusco.

Ti sei mai chiesto come è fatto il salame?

A renderlo così pregiato è il fatto che sia prodotto scegliendo solo le parti nobili del maiale, ed il suo budello. Questo è composto da due strati con un leggero velo di grasso in mezzo  all’interno del quale è insaccata la carne macinata. Per ogni suino c’è solo un budello gentile, che è la parte finale del suo intestino retto.

La fetta del salame gentile ha un colore rosso intenso, in cui spicca il bianco del grasso macinato, e ha le particolarità di avere un profumo deciso, ma anche di lasciare in bocca un sapore delicato.

La tradizione ci dice anche come tagliare il salame. Il modo migliore per gustarlo è quello di affettarlo a mano con un coltello a lama non dentata, in diagonale.  Si devono ottenere delle fette ovali con un angolo di taglio di circa 45°. Sempre tradizione vuole poi che debbano avere uno spessore grande quanto un grano di pepe.

Questo salume oltre al classico abbinamento con il pane – meglio se leggermente tostato – durante aperitivi o antipasti, puoi apprezzarlo anche nel nostro tipico abbinamento parmense. E cioè con dell’ottimo Parmigiano Reggiano stagionato!

Se poi avessi il desiderio di sperimentare, e di proporre nuovi gusti alla tua famiglia e ai tuoi amici, ti consigliamo anche accostamenti più audaci! Prova con la mostarda, o a usarlo per arricchire e dare sprint (meglio se a crudo!) paste o vellutate di ortaggi.

Provalo nella tua cucina e se hai altre ricette con il salame gentile condividile con noi qui sul blog!

Salame gentile e salamino rustico: due modi per fare l'aperitivo

Salame gentile e salamino rustico: due esplosioni di gusto

Scoprire le differenze tra salame gentile e salamino rustico può esserti molto utile per portare varietà nella tua cucina! 

Il salamino rustico infatti è una prelibatezza di piccole dimensioni, con una stagionatura minima di un mese e con un impasto simile a quello del salame di Felino.

Già dalla prima fetta ti conquista con il suo profumo irresistibile ed il suo gusto corposo e intenso.

Dà il suo meglio al naturale, accompagnato ad un pane tradizionale non troppo salato o speziato, che non copra le sue note sapide ed aromatiche, con l’accompagnamento di un buon vino corposo.

Proprio per questa sua personalità decisa, lo puoi utilizzare anche in preparazioni tradizionali come brioche salate, in sostituzione di altri insaccati comunemente più impiegati in queste preparazioni da forno, come prosciutto, mortadella o speck.

Anche in questo caso ti invitiamo a condividere con noi la tua creatività e le tue ricette con il salamino rustico e a condividerle con noi qui sul blog!

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