Degustazione Parmigiano Reggiano: i consigli del Caseificio La Madonnina

Degustazione Parmigiano Reggiano: ecco come viverlo e conoscerlo con noi in tutte le sue sfaccettature!

 

Il Parmigiano Reggiano come esperienza: mangiare Parmigiano Reggiano non è soltanto il gesto meccanico di mettere in bocca un pezzetto di formaggio!

Perché proponiamo di considerare il Parmigiano Reggiano come esperienza? Perché si tratta di un prodotto frutto di secoli di passione e di cura, tramandate fino a noi dalla saggezza popolare, è l’occasione di mettere in tavola un formaggio che in tutto il mondo è il simbolo indiscusso del made in Italy. E farlo può anche diventare l’occasione per passare un pomeriggio in famiglia all’aria aperta, scoprendo realtà ormai dimenticate.

Come con l’iniziativa Caseifici aperti, promossa circa 2 volte ogni anno dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e a cui anche noi del Caseificio La Madonnina aderiamo con entusiasmo, perché rappresenta un’occasione unica per entrare nel mondo dell’eccellenza artigianale casearia italiana.

 

Vivere il Parmigiano Reggiano come esperienza

I segreti della produzione del Parmigiano Reggiano

Come si fa il Parmigiano Reggiano? Una domanda semplice, la cui risposta però ha radici antichissime. La sua produzione apre infatti tutto un mondo, fatto di regole dettate dalla natura, dal clima, dal territorio che l’uomo ha imparato saggiamente ad assecondare. Seguendo il nostro Magazine si potranno scoprire nei dettagli passo dopo passo la complessità e l’impegno che ogni passaggio del nostro lavoro comporta.

Si tratta infatti di un formaggio con preparazione e stagionatura derivanti da lavoro manuale e condizioni climatiche e geografiche particolari che non si possono replicare ovunque.

Anche per questo ne siamo così fieri.

 

Il Parmigiano Reggiano come esperienza innovativa sulla nostra tavola

Il Parmigiano Reggiano può diventare anche un ottimo modo per spezzare la routine alimentare quotidiana. Tenerne sempre una scorta in casa permette infatti di sbizzarrirsi e comporre piatti veloci e succulenti, che rivoluzioneranno più di un pasto.

Tagliata di manzo con Parmigiano Reggiano

Ad esempio con una tagliata di manzo di prima qualità il risultato finale sarà assicurato e gustoso!

  • Basterà dare una veloce scottata alla carne in una padella antiaderente.
  • Dopo qualche minuto di riposo, tagliarla a fette spesse ed unirla in una ciotola con delle scaglie di Parmigiano Reggiano grattugiate fresche, dell’ottimo olio extravergine di oliva, sale e pepe.
  • A piacere si può aggiungere anche qualche goccia di aceto balsamico di Modena IGP.

Ed ecco subito pronta una pietanza sostanziosa ma leggera, con pochi grassi e ricca di sapore!

Cialde croccanti di Parmigiano Reggiano

Un’altra idea originale per assaporare il Parmigiano Reggiano é quella di trasformarlo in deliziose cialde croccanti, da sgranocchiare davanti alla propria serie preferita, oppure come aperitivo in abbinamento ad insaccati e salsine alla frutta o al miele.

  • Prendere una piccola padella antiaderente ben calda e mettere un paio di cucchiai di Parmigiano Reggiano in modo da coprire bene il fondo. 
  • Lasciare che si crei una crosticina e il gioco è fatto!
  • Si può utilizzare la stessa tecnica anche per creare delle cialde più grandi, da far raffreddare sopra un piatto fondo rovesciato.
  • Si otterranno così dei cestini di Parmigiano Reggiano da usare come “piatti”, per portare in tavola ad ogni commensale una porzione di pasta, ad esempio, all’amatriciana, oppure degli spaghetti alla norma: per stupire i propri invitati e sentirsi uno chef! 

Vivere il Parmigiano Reggiano come esperienza innovativa per dare più sprint alla propria cucina è insomma semplice e veloce!

 

Degustazione Parmigiano Reggiano attraverso l’analisi sensoriale

Dopo il viaggio nella tradizione in cui abbiamo raccontato le origini della nostra passione e del nostro Caseificio storico, vogliamo proporre un percorso di degustazione del Parmigiano Reggiano, secondo però una modalità diversa dal solito, ancora poco conosciuta: quella dell’analisi sensoriale, che prevede un tipo di assaggio più “rilassato” e consapevole, che permetta di concentrarsi maggiormente su alcune sfumature e dettagli a cui di solito prestano attenzione solo gli addetti ai lavori. Ma che – proprio per questo – può offrire strumenti e spunti nuovi per apprezzare il proprio formaggio preferito.

 

Degustazione Parmigiano Reggiano: imparare a riconoscerne tutte le sfumature

Con “analisi sensoriale” ci si riferisce alla tecnica che permette di valutare, grazie ai nostri organi di senso, la qualità di un determinato prodotto e chiunque può imparare a farla, a patto di utilizzarli come strumenti di valutazione e misura.

Provare è molto più semplice nella pratica di quanto possa sembrare a parole: vediamo insieme l’intero percorso.

Esame visivo

Il primo fondamentale dato che si può dedurre è quello ottenuto da un esame visivo, che permetterà di analizzare il colore della pasta del Parmigiano Reggiano. Questo può essere di una tonalità più o meno paglierina, e presentarsi in modo più o meno uniforme, in base alla combinazione di alcuni elementi.

  • Il tipo di latte con cui viene prodotto (se le mucche sono alimentate con il fieno si vedrà infatti un prodotto finale più chiaro di quello ottenuto da bovine allevate invece con erba)
  • Fattori climatici ed ambientali (come luce e temperatura) possono favorire l’ossidazione del prodotto rendendolo più “bruno”
  • Il tipo di stagionatura (più è invecchiata, più la forma di Parmigiano Reggiano sarà scura)

Esame tattile

Il secondo passo è quello che prevede di toccare il Parmigiano Reggiano: mordendolo e tenendolo tra le dita. Ci si potrà così rendere immediatamente conto della consistenza della sua pasta, della sua durezza ed elasticità (fondamentali in un ottimo formaggio), ma anche di altri fattori!

  • Granulosità: si accentua con la stagionatura
  • Friabilità: la sua capacità di generare scaglie quando viene tagliato
  • Solubilità: la caratteristica (impagabile!) che ha il Parmigiano Reggiano di sciogliersi in bocca quando viene assaporato

Esame olfattivo

La mossa successiva di questo percorso sensoriale è quella che prevede di rivolgersi all’olfatto. Durante questo passaggio si deve spezzare la porzione di Parmigiano Reggiano ed annusarlo profondamente, affinché si possa percepire in pieno il suo odore generale. Le principali categorie di sentori che si possono riscontrare sono queste:

  • Lattico
  • Vegetale e floreale
  • Tostato
  • Speziato

Esame gustativo

L’ultimo dei sensi coinvolto in quest’analisi sensoriale del Parmigiano Reggiano è quindi quello che – trattandosi di cibo – è anche più appagante e complesso: il gusto. Ora ad essere oggetto di osservazione sono i sapori di base (distinti nelle macrofamiglie del dolce, del salato, dell’acido e dell’amaro). Importante è poi anche valutare la presenza o la mancanza di piccantezza e di astringenza. In modo riassuntivo i gusti che emergono da un assaggio sono solitamente 3:

  • il dolce (maggiore nelle forme più giovani)
  • il salato (più presente con l’aumento della stagionatura)
  • l’amaro (dovuto alla presenza più o meno marcata del sentore erbaceo)

Concludere in bellezza la degustazione: assaporare il retrogusto e la persistenza

Adesso che siamo giunti alla fine dell’analisi sensoriale ci resta solo da concentrarci su due sensazioni, che completano e rendono ancora più consapevole l’assaggio. Stiamo parlando del retrogusto e della persistenza: analizziamole meglio nel dettaglio! 

  • Il retrogusto si può descrivere come l’insieme di sapori che rimangono in bocca dopo aver deglutito il tuo Parmigiano Reggiano.
  • La persistenza invece si misura in secondi, ed è rappresentata da quanto a lungo nel tempo riesci a sentire questi sentori olfatto-gustativi.

 

Degustazione Parmigiano: la stagionatura preferita è nel nostro shop!

Degustazione Parmigiano Reggiano: ogni stagionatura ha le sue caratteristiche e si possono scoprire tutte nel nostro shop online!

Concludiamo la rassegna video delle dirette proposte dal Consorzio con alcuni utili consigli su come riconoscere un’autentica forma di Parmigiano Reggiano al momento dell’acquisto (qui il nostro approfondimento sulla tutela del Parmigiano Reggiano originale)!

 

La giusta ricompensa alla fine di un lungo viaggio: pronti per la degustazione Parmigiano Reggiano?

Riassumiamo qui le varie fasi che abbiamo analizzato nel dettaglio grazie alle preziose dirette organizzate dal Consorzio del Parmigiano Reggiano.

Eccoci quindi pronti alla fase finale: il taglio della forma e la sua analisi!

 

Dal magazzino al negozio: come si acquista il Parmigiano Reggiano

Apertura della forma: il metodo dei coltelli

Secondo la tradizione, la forma di Parmigiano Reggiano si deve aprire utilizzando 2 diversi tipi di coltelli: eccoli!

  • Coltello ad uncino: per incidere la crosta per il lungo
  • Coltello a mandorla: per aprirla creando la classica spaccatura che segua in modo naturale la venatura del formaggio

Analisi esterna della forma: attenzione alle indicazioni!

Un consumatore consapevole deve sempre prestare attenzione quando acquista un pezzo di Parmigiano in autonomia, quindi ad esempio sottovuoto al supermercato. Questi sono gli elementi che aiutano nell’acquisto e di cui ci si può senz’altro fidare!

  • Presenza del logo del Consorzio del Parmigiano Reggiano (concesso solo in base al raggiungimento di determinati standard)
  • Bollino rosso e giallo della DOP
  • Indicazioni nutrizionali
  • Lista degli ingredienti (devono essere SOLO: latte, caglio e sale, NESSUN altro!)
  • Età di stagionatura chiaramente indicata

Analisi della forma aperta: andiamo al cuore del gusto!

Grande importanza in questo caso ha il colpo d’occhio! La forma infatti deve risultare granulosa, e presentare alla vista la caratteristica struttura del taglio “a roccia”, cioè compatta e con i granuli di tirosina ben in evidenza!

 

Parmigiano Reggiano e GAS, Caseificio La Madonnina

 

Assaggio delle diverse stagionature: la degustazione verticale

3 esempi ideali e molto rappresentativi per una degustazione completa!

Ecco le stagionature che consigliamo di tenere sempre nella propria personale dispensa, perché sono un ottimo riassunto delle caratteristiche essenziali delle diverse “età” del Parmigiano Reggiano.

 

Parmigiano Reggiano 48 mesi del Caseificio La Madonnina: prova l’eccellenza!

Una primavera con i fiocchi? Ti aspettiamo nel Negozio del Caseificio oppure sullo shop online!

Approfitta delle nostre offerte sempre aggiornate su tutte le stagionature di Parmigiano Reggiano: il nostro shop di Parmigiano Reggiano è a tua disposizione sul sito del Caseificio La Madonnina!

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A presto, per altre ricette e consigli.

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